La storia della recente immigrazione in Alto Adige ha avuto inizio nei primi anni novanta. Se fino agli anni settanta la provincia era un paese di emigranti, in seguito, grazie alla stabilità conquistata con l’autonomia e con la considerevole espansione economica, è diventata una meta ambita sia dai lavoratori stranieri, sia da un crescente numero di rifugiati in fuga da guerre e conflitti, come quelli che hanno accompagnato il crollo della Jugoslavia negli anni novanta. Oggi le persone che un tempo erano in possesso di un passaporto straniero sono circa l’otto per cento della popolazione e costituiscono quindi un rilevante fattore politico ed economico e una parte integrante delle liste elettorali e di molti settori dell’economia provinciale. Il libro ripercorre la storia di questa immigrazione approfondendone alcuni aspetti.
Dagli interventi sull’immigrazione sui diversi media alle iniziative delle associazioni di accoglienza ai nuovi arrivati, dai confronti con le regioni vicine alle riflessioni sui paesi di immigrati come Fortezza e Brennero, dalla mediazione all’interculturalità; questa recente immigrazione viene analizzata attraverso immagini, dati e interviste.

Presentazione del libro: “einheimisch – zweiheimisch – mehrheimisch”, a cura di Eva Pfanzelter e Dirk Rupnow

Relatori: Eva Pfanzelter, Sarah Oberbichler, Julia Tapfer

La presentazione del libro è il preludio al convegno internazionale “Geschicht(en) der Migration in Südtirol seit dem Zweiten Autonomiestatut” che si terrà dal 3 al 5 aprile 2017 a Bolzano e Bressanone.