Quando nel 1915 l’Italia dichiara guerra all’Austria-Ungheria, anche Viktoria Savs, allora sedicenne, vuole andare a combattere. Fin dall’infanzia avrebbe preferito essere un maschio. Grazie a un’autorizzazione personale diventa attendente al fronte sulle Tre Cime di Lavaredo. Nel maggio 1917 un masso le provoca l’amputazione del piede destro, e la propaganda bellica dell’Impero austro-ungarico la esalta come “eroina di guerra“, per poi scordarsi di lei non appena terminato il conflitto.
Il nazismo la affascina – dal 1933 è membro del Partito nazionalsocialista austriaco e dal 1938 lavora per la Wehrmacht. Finalmente può di nuovo prestare servizio in guerra tra i soldati! All’inizio del 1942 va nella Belgrado occupata e lavora al fianco dei comandanti delle SS …
Nuovi documenti aggiungono dettagli sconosciuti alla storia della sua vita e mostrano la spaventosa trasformazione di coraggio e patriottismo in odio e fanatismo.

Presentazione del libro: Frank Gerbert (Monaco), geografo, germanista, autore di libri e giornalista.
Introduzione e colloquio coll’autore: Martha Verdorfer, storica e insegnante di storia e filosofia (Bolzano).