RuthVidesottMonikaObristNatascia Ralli
Sono queste le parole dell’anno 2013 per l’Alto Adige


21.01.2014,

Generazione debito, era e PISA
2013: è in arrivo la Generazione debito, ovvero i giovani italiani alle prese con un’eredità difficile, quella dei conti in rosso. Il 2013 si caratterizza anche per essere l’anno della svolta: in Alto Adige si è chiusa quella che si può definire come un’era: l’era Durnwalder. L’anno segna una nota positiva per i giovani ladini: i risultati delle rilevazioni del programma PISA premiano le loro ottime prestazioni.
La giuria italiana ha scelto “generazione debito” come parola dell’anno 2013. La generazione in questione è quella dei giovani d’oggi, non ancora trentenni, e già indebitati. Da un lato pesa sul loro destino l’eredità degli anni passati e l’enorme debito pubblico accumulato, dall’altro cresce esponenzialmente l’indebitamento personale, incoraggiato in parte dalla cultura del “compra oggi e paga domani”. E così i giovani chiedono prestiti non solo per l’acquisto della casa, dell’automobile, per pagarsi gli studi o per avviare un’attività ma anche per far fronte a bisogni meno indispensabili.
Si parla di ambiente invece con l’antiparola dell’anno: la scelta è caduta sulla parola “termovalorizzatore”. Si tratta di fatto di un inceneritore di rifiuti, laddove l’uso del termine termovalorizzatore in luogo di inceneritore vuole porre l’accento sul recupero energetico di tali impianti, mettendo in secondo piano la caratteristica principale degli stessi che mira appunto all’incenerimento dei rifiuti. Termovalorizzatore racchiude quindi in sé le principali caratteristiche dell’antiparola.
Venticinque anni, tanto è durata l’era Durnwalder. Quella del suo successore Arno Kompatscher alla guida della Provincia promette di essere più breve. La percezione che il 2013 segni la fine di un’era è in ogni caso fortemente presente nella società, tanto da giocare un ruolo decisivo anche nella scelta delle proposte inviate. Per questo motivo la giuria ha voluto premiare “Ära” (era) come parola dell’anno 2013. Il termine tedesco “Betteltourismus”, cioè il fenomeno rappresentato dal pendolarismo dell’elemosina, è stato scelto invece come antiparola dell’anno. Definire quella dei mendicanti come una categoria di turisti risulta infatti una scelta alquanto inappropriata.
 
La giuria ladina ha indicato “PISA” come parola dell’anno. L’acronimo PISA sta per “Programme for International Student Assessment” (Programma per la valutazione internazionale dellallievo).
Nelle rilevazioni PISA i giovani studenti ladini si sono infatti distinti per aver raggiunto eccellenti risultati, anche in considerazione del fatto che hanno dovuto sostenere la prova in una lingua che non rappresenta la loro madrelingua. “Cubatura” è invece l’antiparola ladina dell’anno. Nelle valli ladine il termine viene sempre più frequentemente associato alle speculazioni edilizie, divenendone quasi un sinonimo corrente. Premessa questa che ne ha decretato la scelta come antiparola dell’anno 2013.
Gli organizzatori dell’iniziativa, la Sprachstelle del Südtiroler Kulturinstitut, l’Istituto di Comunicazione specialistica e plurilinguismo dell’EURAC, la Facoltà di scienze della formazione della LUB e la biblioteca provinciale Dr. Friedrich Teßmann, desiderano ringraziare tutti coloro che hanno voluto partecipare inoltrando le proprie proposte.
La Giuria/ Die Jury  / La iuria:
Claudia Provenzano, Dipartimento Istruzione e Formazione italiana – Area Pedagogica
Natascia Ralli, Istituto di Comunicazione Specialistica e Plurilinguismo, EURAC
Isabella Stanizzi, Istituto di Comunicazione Specialistica e Plurilinguismo, EURAC
Andrea Abel, Institut für Fachkommunikation und Mehrsprachigkeit, EURAC
Johannes Andresen, Landesbibliothek Dr. Friedrich Teßmann
Martin Sagmeister, Abteilung für deutsche Kultur
Eva Gratl, Oberschullehrerin und Publizistin
Monika Obrist, Sprachstelle im Südtiroler Kulturinstitut
Martina Irsara, Facolté de Scienzes dla Formazion dla Université Ledia de Bulsan
Ruth Videsott Miribung, Facolté de Scienzes dla Formazion dla Université Ledia de Bulsan
Gerda Videsott, Facolté de Scienzes dla Formazion dla Université Ledia de Bulsan
Paul Videsott, Repartizion ladina dla Facolté de Scienzes dla Formazion dla Université Ledia de Bulsan