Eccentrico, ribelle, anarchico, apostolo della natura: questi alcuni dei termini con cui si è cercato di definire la personalità di Carl Dallago (1869–1949). Commerciante bolzanino benestante e padre di famiglia, nel 1900 chiuse con il mondo borghese delle apparenze e da quel momento in poi visse come libero scrittore e filosofo. Fu salutato quale “Aussteiger” (drop-out) dagli “Jung-Tirolern” nazional-tedeschi e anticlericali, ma l’agitazione politica non lo interessava. Dallago tentò di condurre una vita semplice e legata alle origini e di opporsi alla decadenza del mondo. Nonostante fosse emarginato per le sue affermazioni polemiche, soprattutto per le dure critiche rivolte alla Chiesa, curò contatti significativi, tra gli altri, con Albin Egger-Lienz, Karl Kraus, Georg Trakl, Hermann Broch, Martin Buber e Theodor Haecker. La rivista “Der Brenner”, fondata da Ludwig von Ficker nel 1910 espressamente per Dallago, gli offrì una patria spirituale temporanea; critiche e amarezza lo portarono a un progressivo isolamento che nel 1926 lo spinse a emigrare in Nord-Tirolo.
La biografia illustra in una prospettiva nuova e inconsueta la vita e l’opera di Dallago nel contesto della sua epoca.

Presentazione del libro:
Il libro è presentato da Anton Unterkircher, letterato e archivista presso l’Istituto di ricerca Brenner-Archiv dell’Università di Innsbruck. Legge Sebastian Baur, attore, traduttore e scrittore.
Le parole introduttive sono affidate a Ferruccio Delle Cave, studioso di letteratura e vice-presidente del Südtiroler Künstlerbund.

Quando: giovedì, 17 ottobre 2013, ore 20.00
Dove: Biblioteca Provinciale Dr. Friedrich Teßmann, via A. Diaz 8, Bolzano