11.02.2010,
Biblioteche, archivi e musei hanno qualcosa in comune. Con i loro patrimoni costituiscono insieme la memoria culturale di una comunità. La Biblioteca Provinciale Dr. Friedrich Teßmann e la Biblioteca Provinciale Italiana Claudia Augusta possono ora assolvere ancora meglio tale compito grazie al trasferimento dell’obbligo del deposito legale.
Chi ha potuto maneggiare un volume del XVII o XVIII secolo, forse ha notato che in molte opere è riportata una licenza di stampa. A partire dalla fine del XVI secolo infatti era uso che, prima della stampa, l’editore o lo stampatore di un’opera chiedessero alla propria autorità di riferimento una licenza di stampa e a questo scopo ne inoltrassero un esemplare per l’approvazione. Questi tempi sono passati, ciò nonostante alcune consuetudini si sono sensatamente tramandate. In tal modo il cosiddetto deposito legale trae origine dal privilegio di stampa e dalla possibilità, ad esso connessa, della censura. Bisogna consegnare diversi esemplari di un’opera in posti ben definiti, ma oggi l’obbligo serve ad assicurare la conservazione del patrimonio culturale a stampa e digitale. Negli ultimi anni l’obbligo del deposito legale è stato modificato a livello nazionale e così la Provincia ha avuto la possibilità di scegliere le biblioteche competenti per l’Alto Adige. Entrambe le Biblioteche Provinciali sono state incaricate della creazione di un Archivio Regionale di tutti i prodotti a stampa della provincia ed a loro vanno inoltrati due esemplari di ogni pubblicazione. In tal modo ci si assicura che anche le generazioni dei nostri figli e nipoti possano rileggere le idee ed i pensieri dei loro predecessori e possano avere una spiegazione da loro. Ulteriori informazioni si possono ottenere nelle pagine web di entrambe le biblioteche (www.tessmann.it; ww.bpi.claudiaugusta.it) o direttamente alla Teßmann ed alla Claudia Augusta.